la psicologia umanistica studia il
comportamento del docente e i suoi effetti sull'alunno. Il principale esponente di questa corrente della psicologia.
Carl Rogers, ha elaborato una forma di psicoterapia basata sul rapporto di parità tra terapeuta e paziente. Ispirandosi a questo approccio, un
insegnamento,per risultare
efficace e significativo, deve essere
flessibile e spostare il suo interesse dai contenuti al protagonista della relazione educativa: l'
alunno.
una pratica didattica ispirata alla
teoria umanista, secondo Rogers, richiede tre
atteggiamenti-chiave:
- autenticità o congruenza;
- considerazione positiva incondizionata;
- comprensione empatica.
Questi atteggiamenti sono in stretto rapporto tra loro: l'educatore deve portarsi dal punto di vista dell'allievo (
empatia), senza formulare giudizi perentori o imporre cambiamenti di comportamento (
considerazione positiva incondizionata) tra l'immagine di sè e le proprie esperienze, divenendo più autentico e genuino.
Rogers sostiene che per questo la scuola deve"creare individui aperti alle novità e alle trasformazioni". l'educatore deve
insegnare a imparare, cioè fornire gli strumenti metodologici necessari per usare consapevolmente le conoscenze. La relazione educativa ha quindi come compito di favorire la
metacognizione, ossia l'autovalutazione dei risultati conseguiti.
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