
Il termine "evitamento" , è poco usato in italiano ma indica una persistente attitudine a evitare un pericolo invece di affrontarlo.
Le motivazioni dell'agire non sono tutte uguali, vengono infatti distinte per le loro origini. Alcuni fattori sono soggettivi, sono "dentro" di noi, come gli istinti, i bisogni, le tendenze personali, i tratti caratteriali, mentre i fattori oggettivi provengono "dall'esterno"; o perché provengono dall'ambiente fisico, o perché sono richieste dalla società.
I vari fattori motivazionali, però, innescano un processo complesso di attivazione; l'individuo percepisce stimoli interni ed esterni, li valuta, stabilisce che cosa fare, quali obbiettivi vuole raggiungere e prende quindi una decisione operativa.
Lo studioso Julius Kuhl, ha distinto due tipi di orientamento motivazionale: uno centrato sull'azione, è proprio di individui in grado di realizzare con decisione i propri propositi. L'altro, centrato sulla situazione, è caratteristico di chi invece resta prigioniero, nel momento dell'analisi, delle possibili alternative e non riesce a passare all'azione.
I vari fattori motivazionali, però, innescano un processo complesso di attivazione; l'individuo percepisce stimoli interni ed esterni, li valuta, stabilisce che cosa fare, quali obbiettivi vuole raggiungere e prende quindi una decisione operativa.
Lo studioso Julius Kuhl, ha distinto due tipi di orientamento motivazionale: uno centrato sull'azione, è proprio di individui in grado di realizzare con decisione i propri propositi. L'altro, centrato sulla situazione, è caratteristico di chi invece resta prigioniero, nel momento dell'analisi, delle possibili alternative e non riesce a passare all'azione.
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